E’ ormai noto che, nel settore alimentare e in quello della ristorazione, l’acciaio inox è il materiale più utilizzato. Tuttavia, spesso, ci viene chiesto quale sia la lega migliore di acciaio per questo tipo di applicazione.
Settore Alimentare: come scegliere la lega giusta?
L’acciaio inossidabile, in generale, comprende tutte le leghe ferrose che contengono cromo (con una concentrazione pari almeno al 10,5%). La presenza di questo elemento dona all’inox una maggiore resistenza alla corrosione. Oltre al cromo, possono essere utilizzati altri leganti che potrebbero determinare le proprietà strutturali e meccaniche dell’acciaio. Nel settore alimentare, per esempio, l’acciaio austenitico è quello più utilizzato. Questo proprio per la presenza di nichel (8%-14%), cromo (superiore a 17%) e molibdeno. In questo settore, infatti, è necessaria una particolare attenzione ai materiali utilizzati che entrano a contatto con gli alimenti.
Quali acciai sono i più indicati?
Nell’industria alimentare, per esempio, vengono utilizzati con più frequenza questi acciai:
- AISI 304 (EN 1.4301)/AISI 304L (EN 1.4306/1.4307): alternative economiche, adatte al contatto con cibi non troppo acidi vista la tendenza a sviluppare una forte vaiolatura
- AISI 316 (EN 1.4401)/AISI 316L (EN 1.4404): ottimale per ogni tipo di applicazione grazie all’elevata resistenza agli acidi, alle basi e ai cloruri (es. sale)
- AISI 430: con un tenore molto inferiore di nichel, questa lega ferritica, ha un’elevata resistenza agli acidi organici e all’acido nitrico così da essere perfetto per l’utilizzo con cibi acidi. Inoltre, ha un’ottima resistenza all’ossidazione e alle sostanze che contengono zolfo.
Acciaio inox nell’alimentare: andiamo sul pratico.
L’acciaio inossidabile, quindi, è uno dei materiali ammessi e idonei al contatto con gli alimenti. Non temendo la corrosione provocata da cibi e bevande acide e riuscendo a non incidere in alcun modo sulle proprietà organolettiche e sulla colorazione degli alimenti con cui viene a contatto. Questo materiale, inoltre, risulta estremamente facile da pulire, garantendo così la massima igiene durante tutta la produzione alimentare. Ciò lo porta ad essere resistente nel tempo, oltre ad avere come caratteristica una discreta malleabilità. Ma qual è il migliore acciaio per alimenti? L’AISI 316, grazie alla sua capacità di resistere al sale e ai cibi acidi (es. pomodoro, agrumi, ecc..) potrebbe essere la scelta più idonea per i macchinari e i contenitori destinati alla conservazione e alla ristorazione. Risulterà, comunque, fondamentale utilizzare una finitura a bassa rugosità che facilita la pulizia.
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