Grippaggio Acciaio Inossidabile? Ecco le Soluzioni

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Grippaggio Acciaio Inossidabile? – Scopri le soluzioni.. #grippaggio #acciaio inox

Durante il montaggio di dadi in acciaio inossidabile su viti o porzione filettate è possibile incorrere nel fenomeno del grippaggio del dado sul filetto maschio.

Grippaggio? Cosa significa? 

Per Grippaggio si intende il blocco di due organi meccanici complementari in movimento (vite e dado), per eccesso di attrito radente.
Nel caso in questione il bloccaggio è permanente e richiede la sostituzione di entrambe gli elementi (vite e dado).

Alcune precisazioni tecniche.

Tale fenomeno è dovuto principalmente a due fattori, uno fisico (intrinseco alla natura dell’acciaio inox) e un secondo tecnico (legato alla taratura degli avvitatori in commercio).

Le cause.

1- Primo fattore: la conducibilità termica.
L’acciaio inossidabile ha una conducibilità termica k molto bassa. In altre parole, conduce male il calore.

Valori indicativi di conducibilità termica k per gli acciai inossidabili più comuni.

materiale k a 20°C (W/(mxK))
*Acciaio inox 1.4301 (aisi 304) 15
*Acciaio inox 1.4401 (aisi 316) 15

*Acciai Austenitici

Durante l’avvitamento, l’attrito determina un immediato riscaldamento delle superfici dei filetti a contatto di dado e vite.

È sufficiente appoggiare la mano sul dado appena avvitato per capire il grado di surriscaldamento raggiunto.

Il riscaldamento determina una brusca deformazione delle superfici a contatto di dado e vite, causando il grippaggio.

 

2 – Secondo fattore: la velocità degli avvitatori.

Gli avvitatori automatici in commercio sono generalmente tarati in fabbrica per un utilizzo corretto con bulloneria in acciaio zincato.

Le soluzioni.

Come fare a limitare il grippaggio?

Per limitare il fenomeno, consigliamo vivamente di rispettare i valori di taratura degli avvitatori e di trattare i filetti (soprattutto per i diametri superiori o equivalenti a mm 16) con prodotti anti grippanti comunemente in commercio.

Infine, l’utilizzo di dadi e bulloni di materiale diverso (es. aisi 304 e aisi 316), riduce le possibilità che il grippaggio avvenga.

 


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10 thoughts on “Grippaggio Acciaio Inossidabile? Ecco le Soluzioni”

    1. Come già accennato nel post, approfondiamo gli accorgimenti da prendere per evitare di incorrere nel fenomeno del grippaggio:

      -Pretrattare sempre i filetti delle viti a partire dal diametro M16.
      Per farlo occorrono antigrippanti specifici per l’acciaio inox. Alcuni antigrippanti non idonei potrebbero addirittura peggiorare le cose.
      I più idonei sono quelli a base di Bisolfuro di molibdeno.

      -Evitare l’uso di avvitatori ad impulsi.
      Si tratta di avvitatori adatti per viti e bulloni con elevate coppie di serraggio (tipiche della bulloneria in acciaio comune) e non sempre vanno d’accordo con precarichi e coppie di serraggio dei collegamenti filettati in acciaio inox.

      -Evitare interruzioni durante il serraggio.
      Come abbiamo già spiegato, il fenomeno del grippaggio ha a che fare con la capacità dell’inox di scaldarsi in fretta e cedere il calore molto lentamente. Questo può portare alla deformazione delle superfici dei filetti.
      Sostare su due superfici riscaldate non è quindi una buona idea. Meglio far proseguire il filetto su tutta la sua corsa, evitando al minimo il contatto temporaneo tra due filetti surriscaldati.

      -Non utilizzare dadi autofrenanti (o autobloccanti) su filetti molto lunghi.
      Il dado autofrenante ha la funzione di evitare lo svitamento attraverso l’aumento dell’attrito sul filetto. Aumentando l’attrito, aumenta inevitabilmente anche il calore. Per cui è meglio non utilizzare dadi autofrenanti in inox, quando devono “correre” su filetti lunghi o devono essere svitati frequentemente per le manutenzioni.
      Va inoltre considerato che le rondelle in poliammide (nylon) trattengono ancora di più il calore all’interno del filetto del dado, essendo un buon isolante.

      -Due diverse qualità di inox si scaldano in modo e tempi diversi.
      Anche se la conducibilità termica degli acciai aisi304 e aisi316 è identica (K=15), non lo è quella dei suoi componenti di lega e la loro presenza in percentuale.
      Per questo è più difficile che le superfici dei due filetti, una volta surriscaldate, si saldino tra loro.

      -Il Gleitmo.
      E’ una sospensione di lubrificanti solidi (lacca) a base di acqua e additivi organici, che permette di ottenere indici d’attrito costanti con la minima dispersione, raggiungendo così valori di montaggio calcolabili e riproducibili. Forma una pellicola secca, incolore, adesiva e resistente al tatto e all’abrasione.
      Con temperature di impiego della pellicola: -40 / +110°C e -180/+250°C (per alcuni prodotti GLEITMO anche fino a 1200°C), non sporca e non è grassa.
      Permette di ottenere superfici di scorrimento sottili e asciutte aderendo molto bene su tutti i materiali.
      Contiene additivo UV per controllo della ricopertura mediante raggi ultravioletti (340-380 mm) e rimane ad oggi il sistema più efficiente per evitare il grippaggio dei collegamenti filettati in inox.

      -La zincatura dell’inox.
      In particolari condizioni, come nel caso delle fascette stringi tubo, le viti inox vengono pure zincate, rendendole idonee anche a coppie di serraggio più elevate.

      A disposizione per ulteriori chiarimenti.
      Staff Spinelli Inox

  1. Salve,

    dovendo usare dei dadi autobloccanti in inox con viti (sempre inox) M5 e M6, chiedo se può essere utile utilizzare un po’ di pasta antigrippante sulla vite (accessori su una moto).

    Grazie

    Silvio

    1. Su diametri così piccoli non sempre è consigliabile pre-trattare i filetti.
      I prodotti anti-grippanti, soprattutto quelli non idonei all’inox, possono aumentare, anche se impercettibilmente, gli spessori dei filetti e di conseguenza l’attrito.
      Il consiglio, se possibile, è di sostituire i dadi autobloccanti, con dadi comuni + rondelle di tipo Schnorr, Contact o rondelle autobloccanti o di lasciare i dadi autobloccanti come sono, senza anti-grippante.
      A presto. Staff Spinelli Inox

    1. Salve Matteo,
      solitamente la zincatura è un trattamento che ha come scopo principale quello di aumentare la resistenza alla corrosione di un metallo ma anche per attribuire nuove proprietà quali, ad esempio, l’incremento della conducibilità elettrica e il contenimento della dispersione del coefficiente d’attrito.
      Per questo motivo, non è consigliabile utilizzare la zincatura come anti-grippante su viti inox, perché la zincatura comporta (anche se pur minimi) aumenti di spessore e conseguente aumento di attrito.
      Il caso delle viti delle fascette (es. DIN 3017-1) è particolare: non si impegnano in una madre vite ma in una custodia che ha la funzione di tenere premuta la vite sulla banda scanalata ed imprimere, avvitandola, il movimento alla stessa banda.

      In questo caso, la zincatura serve a non disperdere il coefficiente d’attrito e consentire di imprimere sulla vite un carico maggiore senza fare perdere il contatto con le superfici.
      Inoltre, è bene specificare che utilizzare viti di acciaio al carbonio zincate con rondelle e dadi autobloccanti inox, non è mai una buona idea, perché sono due materiali con due potenziali diversi e si rischia di creare accoppiamenti galvanici che possono facilmente portare a fenomeni corrosivi.

      Spero di esserle stato utile.

      Alessandro – Staff Spinelli

  2. Complimenti per la competenza e i suggerimenti dati.
    Per ovviare ai problemi di grippaggio se accoppia una vite a filettatura trapezoidale in Inox A2 ( TPN 20) con chiocciole in bronzo, ritenete che i rischi siano minimi ?
    Il campo di applicazione è il settore autostradale e li utilizzerei per il sistema di sollevamento di stabilizzatori metallici applicati a colonne ( la madrevite scorre all’interno di un tubo anch’esso in inox con funzione di serbatoio lubrificante, potrei caricarlo con prodotti al gleitmo?)
    Grazie
    Paolo C.

    1. Salve Paolo,
      intanto grazie per i complimenti!
      L’accoppiamento acciaio inox-bronzo è ottimo per il basso valore del coefficiente d’attrito rispetto all’accoppiamento inox-inox quindi, la scelta dei materiali dovrebbe già ridurre problemi di grippaggio.
      Per la scelta del prodotti al Gleitmo, in un’applicazione del genere, le consigliamo gli specialisti della FUCHS LUBRIFICANTI S.p.A. Qui il sito: https://www.fuchs.com/it.

      A presto.

      Alessandro – Staff Spinelli

    1. Salve Luigi, per gli elementi di collegamento filettati in acciaio inox, solitamente noi utilizziamo Gleitmo615 o Gleitmo625.
      Ma, nel vostro caso, dove abbiamo a che fare con due materiali differenti, forse i più indicati a darle questa informazione sono proprio gli specialisti della FUCHS LUBRIFICANTI S.p.A.

      Cordiali saluti.

      Alessandro – Staff Spinelli