Alberghi e Strutture Ricettive: ABC del Superbonus 80%

superbonus 80%

Nel post di oggi vogliamo parlare di uno dei provvedimenti più attesi del 2022 riguardante il sostegno economico per la riqualificazione energetica delle strutture ricettive. Vediamo insieme tutte le modalità applicative per l’erogazione del credito d’imposta dell’80% (superbonus 80%) e dei contributi a fondo perduto a favore delle imprese turistiche.


Superbonus 80% per alberghi e strutture ricettive: chi ne può usufruire?

I beneficiari di questa agevolazione prevista dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (misura M1C3, investimento 4.2.1) sono:

  • Imprese alberghiere
  • Strutture che svolgono attività agrituristica
  • Strutture ricettive all’aria aperta
  • Imprese del comparto turistico, fieristico/congressuale, ricreativo (compresi stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici).
Quali sono le agevolazioni previste?

Le agevolazioni sono:

  • Contributo in credito di imposta fino all’80% delle spese ammissibili
  • Contributo a fondo perduto fino al 50% (limite massimo di 100.000 euro).

E’ possibile cumulare gli incentivi, a condizione che questo non superi il costo sostenuto per gli interventi. Inoltre, è possibile richiedere un’anticipazione del 30% del contributo a fondo perduto a fronte di fidejussione.

Contributo a fondo perduto: qualche altra specifica.

Questo tipo di contributo è riconosciuto per un importo massimo di 40.000 euro, elevabile (anche cumulativamente):

  • Fino a 30.000 euro (in caso di interventi di digitalizzazione, per almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento)
  • Fino ad 20.000 euro (se l’impresa è gestita da giovani e da donne)

Specifica: in questo caso specifico, per giovani si intendono le persone di età compresa tra i 18 anni e i 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda.

  • Fino ad 10.000 euro (per le imprese la cui sede operativa si trova nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

 

Contributo in credito d’imposta: qualche specifica.

Qualche indicazione relativa anche al credito d’imposta:

  • sarà utilizzabile in compensazione (con decorrenza dall’anno successivo a quello di realizzazione dei lavori)
  • sarà cedibile (nella sua totalità o in parte), con possibilità di successiva cessione ad altri soggetti (comprese banche e altri intermediari finanziari).
  • potrà essere usufruito dal cessionario con le medesime modalità del soggetto cedente
  • non concorrerà alla formazione di reddito.

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