Dazi Usa, la politica di Trump
L’atteggiamento di Trump è apparso come uno ‘sfacciato intervento’ per proteggere l’industria americana.
Già lo scorso 6 marzo l’UE aveva deciso di prolungare i dazi 26 su tubi senza saldatura e tubi di acciaio inossidabile importati dalla Cina per altri cinque anni.
La Commissione europea ha già predisposto un pacchetto di contromisure ai dazi statunitensi sul settore dell’acciaio e dei prodotti siderurgici.
Cecilia Malmström, nel corso dell’affollata conferenza stampa tenutasi ieri a Bruxelles, ha chiesto a Washington di ripensarci, al fine di evitare una serie di provvedimenti da parte dell’UE dei quali il primo sarebbe di adire il WTO.
Bruxelles potrebbe adottare provvedimenti di compensazione per 2,8 miliardi complessivi perché, su questo ammontare, secondo fonti della Commissione UE, ritiene che ci sia la compatibilità con le regole del WTO.
L’UE esporta acciaio e alluminio per 14 miliardi di euro all’anno, i dazi USA colpiranno 6 miliardi di euro.
Nel 2002 anche George W. Bush avviò una guerra dei dazi sempre per difendere l’acciaio americano, ma dovette presto fare marcia indietro dopo che l’UE adottò contromisure volte a colpire i prodotti USA con dazi fino al 100% su succhi di frutta, T-shirt e slip e attendere che il WTO si pronunciasse in merito.
Quali potrebbero essere le conseguenze?
Scatenare guerre commerciali potrebbe sembrare facile per l’economia globale, ma gli USA sono pronti ad eventuali ritorsioni? D’altro canto poiché, sinora, l’Amministrazione Trump non ha dimostrato adeguata preparazione sui vari scenari che potrebbero profilarsi in caso di nuove guerre commerciali questo crea scompiglio nel Paese.
L’Amministrazione Trump si prepara ad una battaglia con pochi alleati.
Sembra che abbia fatto di tutto per allontanarli:
- ritiro formale dall’adesione lo scorso gennaio 2017
- perplessità verso l’utilità e il ruolo centrale del WTO nell’economia mondiale
- l’annuncio dei dazi che causeranno più ai partner degli USA che alla Cina.
Secondo la maggior parte degli economisti, si assisterà a nuovi Paesi ‘perdenti’ non solo all’estero, ma anche negli Stati Uniti.
I Dazi non aiuteranno i produttori statunitensi, colpendo soprattutto quelli che utilizzano acciaio e alluminio.
Probabilmente aumenteranno anche i prezzi dei barattoli delle zuppe tanto amate dagli americani, come osservato da Wilbur Ross.
Ross si è presentato, nei giorni scorsi, davanti alle telecamere dell’emittente Cnbc con un barattolo della celebre zuppa Campbell’s per una lezione estemporanea.
“In un barattolo come questo, c’è acciaio per 2,6 penny. In caso di un aumento del 25%, parliamo di 6 decimi di centesimo sul prezzo del barattolo… Oggi ho comprato questa a 1,99 dollari: chi mai sarà danneggiato?”.
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