Lo sapevi che l’acciaio inossidabile è fortemente resistente alla corrosione in acqua di mare?
Acqua di mare ferma e acciaio
L’acciaio inossidabile di tipo AISI 316 L in acqua di mare non in movimento è soggetto a una bassa capacità di corrosione (genericamente uguale a zero). Questa è accompagnata a una tendenza alla formazione di profonde vaiolature localizzate, determinate spesso dalla presenza di interstizi.
Questi ultimi possono essere:
- connaturati al progetto del componente (ad esempio: flange o guarnizioni di tenuta)
- provocati nel tempo dalla crescita di organismi marini, da difetti o depositi sulle superfici metalliche.
Acqua di mare corrente e acciaio
Al contrario, in acqua di mare corrente con velocità superiore a circa 1m/s, la tendenza alla vaiolatura diminuisce. Alle alte velocità (verso i 40 m/s), infatti, l’acciaio risulta immune da attacchi.
All’interno delle zone interstiziali la velocità resterà sempre uguale a zero. Queste, tuttavia, potranno egualmente essere soggette a corrosione.
Acciaio inossidabile: perché usarlo?
Gli acciai inossidabili, quindi, risultano estremamente resistenti in corrispondenza delle alte velocità di scorrimento. Ciò ha fatto incrementare l’utilizzo di questo tipo di materiali per componenti quali: giranti, corpi di pompe, parti di valvole e meccanismi per il deflusso delle salamoie negli impianti di dissalazione. Oppure anche in diversi casi applicativi in cui sussistano alte velocità di scorrimento. Proprio dove le leghe a base di rame possono cedere a causa del fenomeno di corrosione.
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